L’esito delle regionali offre un facile spunto a Maurizio Landini per tornare a polemizzare con Matteo Renzi. Secondo il leader Fiom, il premier sbaglia a parlare di vittoria alle regionali perchè ha votato una “assoluta minoranza” ed “è come se noi proclamassimo degli scioperi e non scioperasse nessuno”. Landini ricorda che il Pd, nel 2010, in Emilia aveva preso quasi 1 milione e 200mila voti, domenica meno di 600 mila: “Come fa uno a governare una regione, e più in generale un Paese, quando rappresenta un’assoluta minoranza?”.
Il sindacalista si dice “molto preoccupato: la gente non va a votare perchè non si sente rappresentata da nessuno. Io sono andato a votare perchè quello è un diritto che non mi voglio far togliere da nessuno, ma quando il 63% non va a votare, due milioni e più di persone, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona più, vuol dire che chi fa politica si deve render conto che è lontano dalla gente. Bisogna riaprire i canali della politica e del confronto. Vedo una partecipazione agli scioperi senza precedenti, e non stanno scioperando solo iscritti alla Fiom, stanno scioperando gli iscritti a altri sindacati, non iscritti e vedo una domanda di partecipazione che dovrebbe avere una risposta. Il dato dovrebbe seriamente far riflettere le forze politiche e il governo, perchè senza il consenso delle persone non si cambia nulla”.
Il governo, insomma, dovrebbe “avere l’onestà e l’umiltà di accettare di confrontarsi e di discutere. Finchè rifiuta di confrontarsi la crisi rischia di peggiorare ulteriormente”.
Della stessa opinione Susanna Camusso: “mi pare che nessuno possa dichiarare di avere avuto esaltanti risultati –ha detto commentando il voto delle regionali- Tante persone evidentemente non si sentono rappresentate dalle politiche che si fanno. Penso che questo crollo dell’affluenza debba interrogare rispetto ad una politica di divisione”.