Sono arrivati a Bruxelles i tre pullman dei lavoratori dell’Ast di Terni, che hanno dato subito vita ad un corteo e un ad presidio davanti al Parlamento Europeo.
Alle ore 15.30, a seguito dell’incontro con l’onorevole David Sassoli e Antonio Tajani, vi sarà quello con tutti i parlamentari europei e successivamente con le commissioni interessate, mentre alle 17 una ristretta delegazione dei lavoratori, assieme ai segretari nazionali dei sindacati (Rosario Rappa – Fiom, Marco Bentivogli – Fim, Guglielmo Gambardella – Uilm), incontrerà la nuova Commissaria europea Margrethe Vestager che prenderà il posto di Joaquin Almunia.
“Le regole sull’antitrust europeo sono ferme ad un mondo senza concorrenza internazionale, – afferma in una nota Marco Bentivogli – la Commissione Antitrust presieduta da Almunia è la principale responsabile del ridimensionamento produttivo e dell’indebolimento del settore industriale. Auspichiamo che la nuova commissaria e il Presidente Jean Claude Junker segnino una marcata discontinuità con la gestione precedente”.
Presente a Bruxellesla anche il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha dichiarato: “Ho più volte detto e lo voglio ribadire in questa sede che la Commissione ha preferito ad una politica industriale europea, in grado di salvaguardare le produzioni siderurgiche in Italia come in Europa, l’applicazione burocratica di norme e regolamenti comunitari. Restiamo dell’idea che invece le istituzioni europee, Commissione e Parlamento, possano e debbano svolgere un ruolo più incisivo nell’ambito delle politiche industriali per favorire la difesa dei volumi produttivi, e dunque del lavoro e dell’occupazione, in Italia come a Terni”.
“Questo – ha proseguito – è ciò che chiediamo e chiederemo ai rappresentanti italiani del Parlamento e alla Commissione Europea, affinché non venga penalizzata la nostra industria a vantaggio di altri Paesi del Nord Europa o addirittura extraeuropei”.
Marini ha inoltre ribadito la necessità che anche il Governo italiano assuma la vicenda dell’industria siderurgica nazionale come prioritaria “è il momento di porre in sede di UE il rilevante interesse nazionale della produzione dell’acciaio per il Paese”.
F.P.