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Lavoro, Inail: nel I trimestre meno infortuni ma più morti (+3,7%)

redazione
Aprile28/ 2023

Meno incidenti sul lavoro, ma più morti. È questo il principale risultato che rileva l’Inail per il primo trimestre del 2023. Le denunce di infortunio presentate nei primi tre mesi dell’anno sono infatti state 144.586, in calo del 25,51% rispetto allo stesso periodo del 2022 quando erano state 194.106. I casi mortali, invece, sono stati 196, in aumento del 3,7%. Nel primo trimestre dello scorso anno erano stati 189. Crescono anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 18.164 (+25,1%).

Con riferimento al genere, la diminuzione degli infortuni riguarda sia la componente femminile, le cui denunce sono passate da 89.130 a 52.956 (-40,59%), che quella maschile con 91.630 denunce, 13.346 in meno rispetto al 2022 (-12,71%). L’aumento dei casi mortali riguarda invece la sola componente maschile, con 174 denunce a fronte delle 165 rilevate nell’analogo periodo dell’anno precedente (+5,45%). In diminuzione le denunce per la componente femminile, con 22 casi a fronte dei 24 rilevati nel 2022 (-8,33%).

Nel trimestre gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro sono diminuiti, rileva l’Inail, passando dai 176.545 del 2022 ai 124.716 del 2023 (-29,4%). Quelli in itinere hanno invece fatto registrare un aumento del 13,1% da 17.561 a 19.870.

L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nelle Isole (-31%), seguite dal Sud (-30,7%), dal Nord-Ovest (-29,4%), dal Centro (-25,8%) e dal Nord-Est (-17%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano Campania, Liguria e Lazio.

Per quanto riguarda i casi mortali il report evidenzia un incremento nel Nord-Ovest (da 49 a 60 casi), al Centro (da 45 a 48) e nelle Isole (da 15 a 16). Calano al Sud (da 39 a 31), mentre restano stabili nel Nord-Est (41 in entrambi i periodi). Tra le regioni con i maggiori incrementi si segnalano Piemonte (+9), Umbria (+6), Liguria e Friuli Venezia Giulia (+3 ciascuna). I cali più evidenti sono quelli di Puglia (-6), Toscana (-5), Molise e provincia autonoma di Bolzano (-3 ciascuna).

e.m.

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