Prosegue il trend positivo del lavoro in Italia. Secondo le nuove rilevazioni Istat, nel primo trimestre dell’anno il numero di occupati aumenta di 141 mila unità (+0,6%) rispetto al quarto trimestre 2024, attestandosi a 24 milioni 186 mila. La crescita interessa i dipendenti a tempo indeterminato (+143 mila, +0,9% in tre mesi) e gli indipendenti (+18 mila, +0,3%), mentre diminuiscono i dipendenti a termine (-20 mila, -0,8%). Il tasso di occupazione raggiunge così il 62,7% (+0,4 punti) ed è in aumento per uomini e donne, tra gli over 35 e nelle regioni del Centro-Nord, rimanendo invece stabile tra i 15-34enni e nel Mezzogiorno.
Su base annua, sempre nel primo trimestre, prosegue la crescita tendenziale del numero di occupati (+432 mila, +1,8% in un anno), la cui stima si attesta a 24 milioni 76 mila unità; il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni raggiunge il 62,5% (+0,9 punti rispetto al primo trimestre 2024), con un aumento più accentuato tra i 50-64enni e nel Mezzogiorno.
La crescita dell`occupazione coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+634 mila, +4,0% in un anno) mentre prosegue, per il decimo trimestre consecutivo, la riduzione dei dipendenti a termine (-182 mila, -6,7%) e, per il secondo consecutivo, quella degli indipendenti (-20 mila, -0,4%). L`aumento degli occupati a tempo pieno (+659 mila, +3,4%) più che compensa l`ulteriore calo di quelli a tempo parziale (-227 mila, -5,5%).
Nel primo trimestre il numero delle persone in cerca di occupazione scende a 1 milione 758 mila (-217 mila rispetto al primo trimestre 2024, -11%), a seguito della diminuzione sia dei disoccupati con precedenti esperienze di lavoro sia di quanti sono alla ricerca del primo lavoro; continua a ridursi la quota, sul totale dei disoccupati, di chi è alla ricerca di lavoro da almeno 12 mesi, che si attesta al 48,1% (-6,5 punti), per un totale di 845 mila persone. Il tasso di disoccupazione scende al 6,8% (-0,9 punti in un anno), in calo soprattutto tra le donne, nel Mezzogiorno, tra gli stranieri e tra i giovani di 15-24 anni.
Nella ricerca di lavoro continua a prevalere l`uso del canale informale: sebbene in diminuzione, la pratica di rivolgersi a parenti, amici e conoscenti rimane la più diffusa (lo fa il 73,6% dei disoccupati, -2,0 punti); seguono, in crescita, l`invio di domande e curricula (71,4%, +6,0 punti) e la consultazione di offerte di lavoro (56,3%, +7,1 punti).
In aumento anche la quota di chi si rivolge al Centro pubblico per l`impiego (34,6%, +7,4 punti) e di chi ha risposto o messo inserzioni (38,6%, +8%) o ha sostenuto colloqui o selezioni (31,9% +4,2 punti), mentre è in calo quella di chi contatta le agenzie private di intermediazione o somministrazione (17,7%, -2,3 punti).