“La proposta della Cisl è chiara: occorre un accordo per una nuova politica dei redditi per riallineare i salari all`inflazione reale, mettere sotto controllo prezzi e tariffe, fermare la speculazione, rinnovare i contratti pubblici ed agevolare il rinnovo di quelli privati, valorizzando le relazioni industriali e la contrattazione sopratutto di secondo livello”. È quanto sottolinea oggi in una lettera al quotidiano La Stampa il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
“L`accordo pilota raggiunto in Germania per adeguare i salari degli operai all`inflazione è un esempio virtuoso di relazioni sindacali responsabili. Il governo Meloni, il sistema delle imprese, gli altri sindacati sono pronti ad assumersi le proprie responsabilità, come avvenne con successo negli anni novanta, quando l`Italia seppe abbattere l`inflazione, tutelare il potere d`acquisto di salari e pensioni, cogliere l`obiettivo della moneta europea comune? Questa oggi è la nuova sfida”, sostiene Sbarra che aggiunge di aver apprezzato l`impegno del premier per una centralità del confronto con le parti sociali, sia sull`emergenza del caro bollette, sia sulla prossima legge di Bilancio.
“Come ha riconosciuto anche il presidente Meloni, tempi così duri e complicati si possono affrontare e governare solo con l`impegno di tutti per dare i risultati attesi dal Paese. Bisogna tenere dritta la barra del confronto stabile per realizzare obiettivi strategici comuni che già in manovra diano un impulso espansivo e coesivo allo sviluppo”. Per Sbarra i “provvedimenti di sostegno introdotti in questi mesi sono importanti, ma non bastano.
Bisogna confermare ed elevare la decontribuzione del 2% sul cuneo fiscale, operare un deciso taglio delle tasse su lavoro e pensioni, centrare gli obiettivi del PNRR generando buona occupazione specialmente in un Mezzogiorno privo di infrastrutture materiali e sociali. Si devono rilanciare le politiche di welfare, la scuola, la sanità pubblica, il sostegno alla non autosufficienza. Vanno detassati gli accordi di produttività e sterilizzata l`Iva sull`acquisto di beni di largo consumo per le fasce deboli”, propone il leader Cisl.
“Misure da finanziare, tra l`altro, intensificando la lotta all`evasione fiscale, elevando la tassazione sugli extraprofitti energetici allargandola anche alle multinazionali della logistica e dell`economia digitale. Altre risorse possono essere reperite dalla verifica dei decreti passati, finanziati ma inattuati o a scarso tiraggio”, conclude il numero uno della Cisl.
E.G.