Nell’Osservatorio strategico tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 30 luglio, l’AD di Leonardo ha condiviso i risultati molto positivi del primo semestre 2025 e ha annunciato la chiusura dell’accordo per l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles da parte dell’indiana Tata Motors. Durante la riunione, riferiscono Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, è stato sottolineato come i risultati economici siano frutto di investimenti realizzati in tutti i settori e le divisioni che hanno portano risultati in crescita, valorizzando tutte le attività, civili e militari.
In particolare, proseguono in modo stringente le fasi operative che riguardano le joint venture già avviate con Rheinmetall e Baykar, le cui ricadute operative consentiranno di portare ulteriori vantaggi, sia dal punto di vista dei volumi che dell’occupazione. Allo stesso modo, l’acquisizione di Iveco Defence consentirà di completare la filiera produttiva che riguarda tutti i prodotti del dominio terrestre. Questo farà della join venture Leonardo-Rheinmetall il più importante player Europeo nel dominio del militare terrestre.
Gli altri dossier che riguardano potenziali alleanze sono ancora aperti e avranno bisogno di più tempo. Nello specifico, la possibile alleanza nel settore spazio con Airbus e Thales sarà oggetto di ulteriori approfondimenti che potranno aprire alla possibilità di arrivare alla costituzione di un grande raggruppamento internazionale che possa competere da pari a pari con gli altri competitor.
Per i sindacati “l’opportunità può essere positiva se si va nella direzione della salvaguardia delle competenze industriali che oggi hanno portato l’Italia ad essere una eccellenza nel settore dello spazio”.
Sul versante Aerostrutture continuano ad esserci costanti contatti, poiché il potenziale investitore ha valutato positivamente le caratteristiche e l’affidabilità di Leonardo e la bontà del business stesso, quello delle competenze possedute dal Gruppo. Ci sarà bisogno di ulteriore tempo per comprendere avanzamenti e quelli che per noi restano dei requisiti irrinunciabili: mantenimento della governance, dei siti produttivi e la loro vocazione produttiva, dei livelli occupazionali e del mantenimento nel perimetro societario.
“Non abbiamo pregiudiziali e continueremo ad essere vigili, come fatto finora”, affermano. Sebbene l’azienda abbia invertito la rotta ricomponendo le giuste relazioni industriali, Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto che qualsiasi decisione, oltre ad essere anticipata, dovrà prevedere un confronto reale.