Dovrebbero essere circa 70 mila i licenziamenti, quasi tutti nell’industria, causati dalla fine del blocco prevista per fine mese: dunque, non si prevedono espulsioni di massa. Lo afferma l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, in una memoria sul Sostegni bis inviata alla Commissione Bilancio della Camera.
“I recenti andamenti di produzione, fatturato e ordinativi – scrive l’Upb- lasciano presumere che i datori di lavoro non dovrebbero avere né necessità né convenienza a grosse espulsioni di forze di lavoro. Si stima che i lavoratori che potrebbero perdere il loro impiego siano nell`ordine di 70.000 concentrati quasi esclusivamente nell`Industria, visto che nelle Costruzioni – l`altro settore normalmente assicurato alla CIGO – le attivazioni nette sono già aumentate in tutti e tre i perimetri contrattuali (tempo determinato, indeterminato e apprendistato)”.
Le uscite, inoltre, saranno graduali: “I licenziamenti – si legge nella memoria – saranno plausibilmente scaglionati nel tempo man mano che si concretizzano le opportunità di turnover e di ricomposizione degli organici e una quota potrebbe anche transitare nella CIGO/CIGS agevolata”. Ma soprattutto, prosegue l’Upd, “l`eliminazione del blocco dei licenziamenti favorirà le politiche di occupazione a favore dei soggetti, soprattutto i giovani, in cerca di lavoro che nei mesi scorsi hanno visto venire meno le opportunità di impiego”.
L’Upb spiega che “per i datori di lavoro assicurati alla CIGO il primo luglio scadono sia la causale Covid-19 sia il blocco dei licenziamenti per motivazioni economiche. Per attutire gli effetti sul mercato del lavoro, il decreto legge permette che sino a fine anno l`accesso a CIGO e CIGS con le causali tradizionali avvenga a condizioni più vantaggiose rispetto alle regole del Jobs Act. Le imprese in grande sofferenza per la crisi potranno contare su 26 settimane di integrazioni extra contatore, senza contributi di tiraggio e con prestazioni più elevate per i dipendenti; tutte le altre non dovranno ugualmente pagare il contributo di tiraggio ma saranno ripristinati contatore e prestazioni del Jobs Act”.
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