Se ci saranno ostacoli al piano di riduzione delle partecipate per inadempienza delle amministrazioni partecipanti si muoverà una struttura presso il ministero dell’Economia che si assumerà “la responsabilità di farlo con poteri sostitutivi” e che avrà il “compito di attuazione delle norme previste nel decreto attuativo”. E’ quanto ha affermato il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“C’è stata un po’ di confusione sulla stampa sull’organismo di vigilanza – ha detto Madia – noi a maggior ragione abbiamo cambiato il nome a questo organismo che è un’articolazione, una struttura del ministero dell’economia” in grado di “dare cogenza una volta per tutte alla riduzione, abbiamo l’esigenza di fare in modo che se l’amministrazione partecipante non si muove in autonomia per ridurre le partecipate con i criteri che diamo nel decreto ci sia una struttura che si assuma la responsabilità di farlo con poteri sostitutivi. Sarà la struttura del Mef e avrà compiti di attuazione delle norme previste nel dlgs”.
“Ovviamente ci sarà anche la necessita di fare il monitoraggio e di ricevere i piani di razionalizzazione dalle amministraizoni e quindi di ricevere i dati sullo stato delle partecipate”. Il monitoraggio, ha concluso, servirà anche ad evitare in futuro di non ritrovarci come adesso.