Si terrà domani 7 maggio a Palermo la manifestazione regionale “Sicilia in lotta” più lavoro, più sviluppo. Più inclusione” inetta da Cgil, Cisl e Uil, in cui verranno portate in piazza le 40 vertenze più cale degli ultimi mesi. Il segretario della Cgil Palermo, Enzo Campo, annuncia che quelle di domani saranno “vertenze con un unico comune denominatore: il disvalore del lavoro, realtà amara che colpisce non soltanto lavori già sottopagati, come il caso dei laureati di Almaviva, ma anche settori produttivi pieni di operai specializzati come il Cantiere Navale.”
“Non passa giorno che a Palermo non si organizza una protesta – continua il segretario – : oggi sono scesi in piazza in Prefettura i settori più poveri, gli appalti nei servizi, i lavoratori delle mense degli ospedali, delle pulizie, del turismo e dei servizi alberghieri.”
I tassi di occupazione e disoccupazione, individuano una situazione complessiva di forte difficoltà: il tasso di occupazione è sceso dal 43,3 del 2008 al 38 per cento del 2015. E il tasso di disoccupazione è salito dal 16,9 per cento al 23,9 per cento. La disoccupazione giovanile oggi è al 65,0 per cento, nel 2008 era al 48,7. E in aumento è anche la disoccupazione femminile: si è passati dal 19,5 per cento di donne senza lavoro nel 2008 al 25,4 per cento del 2015”.
“Tremila persone a Palermo aspettano gli ammortizzatori sociali. Il lavoro povero diventa sempre più povero e anche chi ha lavoro oggi si ritrova impoverito. Solo i ricchi diventano più ricchi. Protestiamo domani per chiedere un’inversione di rotta – conclude Campo – per chiedere di rivolgere l’attenzione a chi lavora, e diventa sempre più povero, e a chi non lavora.”



























