Riprende oggi dopo la pausa di Natale e santo Stefano la maratona della manovra che entro Capodanno deve vedere definitivamente la luce verde da Montecitorio senza cambiare una virgola del testo licenziato giovedì scorso da palazzo Madama, pena l’esercizio provvisorio. L’esame alla Camera è iniziato venerdì in commissione dove è prevista una maratona, per poi passare da giovedì in aula. Il via libera definitivo in assemblea alla manovra 2024 è giù fissato dalla conferenza dei capigruppo per venerdì 29 dicembre entro le 19, con dichiarazione di voto in diretta tv dalle 17.
Una maratona che sarà interrotta dall’audizione, appunto, di Giorgetti chiamato non solo a dare ragione delle scelte della manovra post modifiche apportate in Senato ma anche e soprattutto a mettere agli atti del Parlamento la sua posizione sul no italiano alla ratifica della riforma del Mes a 24 ore invece del sì del governo alla riforma del Patto di Stabilità pronunciato dallo stesso Giorgetti sull’accordo Scholz-Macron che le opposizioni (e non solo) accusano di penalizzarci.
“Io non ho mai detto in Parlamento nè in sede europea nè altrove che l’Italia avrebbe ratificato il Mes. Ho letto cose assurde e false”, ha riferito il ministro dell’Economia rispondendo ad una domanda in Commissione bilancio della Camera. “Il Mes non è né la causa nè la soluzione ai nostri problemi. Il nostro problema è il debito, che deve essere tenuto sotto controllo o il nostro Paese non ce la fa”.
Lo stop al Mes, dunque, non rappresenta “nessun fallo di reazione” rispetto al nuovo Patto di stabilità europeo, “ma la presa d’atto che per quanto riguarda l’unione bancaria, il mercato dei capitali, l’assicurazione sui depositi purtroppo di progressi a livello europeo non se ne fanno. Dico purtroppo perché tutto si tiene”.
“Il Mes nasce in un momento particolare – ha aggiunto – ho detto che come ministro delle finanze avere uno strumento in più rispetto a situazioni di potenziale pericolo sarebbe stato più comodo ma il nostro problema non è il Mes ma il debito”.
Quali le conseguenza per la mancata approvazione del Mes? “Noi abbiamo il sistema bancario più solido in Europa. Anche grazie a delle leggi tanto criticate e denigrate – ha concluso – la ricapitalizzazione e la patrimonializzazione delle banche italiane è in questo momento eccezionale e quindi non credo che abbiano conseguenze”.