“Siamo consapevoli che questa manovra di bilancio sconta una grave carenza di risorse che in gran parte sono andate a coprire il caro energia e altre misure emergenziali, ma le imprese sono allo stremo e dobbiamo subito intervenire per frenare l`emorragia di liquidità che rischia di farne fallire migliaia mettendo a repentaglio i lavori in corso, sia pubblici che privati”. Lo sottolinea la presidente dell`Ance, Federica Brancaccio.
“Bene quindi che i lavori parlamentari si siano conclusi nei tempi previsti – prosegue – ma ora occorre prevedere subito una misura straordinaria che sia in grado di ridare fiato alle imprese e restituire la liquidità necessaria per continuare a portare avanti i lavori”.
In particolare una “moratoria sul credito, soluzione ponte necessaria per una risposta immediata a questo problema di liquidità. Si tratta – secondo la presidente di ANCE – di una misura che ha funzionato molto bene perché la sua automaticità ha permesso di salvare centinaia di migliaia di imprese che altrimenti avrebbero inesorabilmente chiuso”.
“Nel settore delle costruzioni – afferma l’Associazione – ai problemi derivanti dal caro energia e caro materiali, alle imprese finora non sono ancora arrivate tutte le compensazioni previste, si è aggiunto in questi mesi il vero e proprio blocco del mercato della cessione dei bonus derivanti da efficientamento del patrimonio immobiliare. Una situazione insostenibile alla quale va posto subito rimedio”.
“E` la stessa Banca d`Italia ad aver lanciato per prima l`allarme sul progressivo deterioramento della qualità del credito, che dovrebbe raggiungere il picco alla fine del 2024”, sottolinea la Presidente dell`Ance che invita quindi il Governo a “inserire subito una norma salva imprese nel decreto di gennaio”.
E.G.