“Nel giro di tre o quattro anni tutti gli impianti italiani saranno a pieno regime e riassorbiranno tutti i lavoratori”. Lo ha detto Sergio Marchionne a Milano in una tavola rotonda organizzata dalla rivista Quattroruote. Appena sbarcato da Detroit, il numero uno del Lingotto ha illustrato la scelta di Fiat di produrre per l’export.
“La Fiat di oggi – ha proseguito – è un’azienda aperta e globale: quella del passato non esiste più. Se possiamo investire in Italia è soltanto grazie all’integrazione con Chrysler, perché abbiamo una presenza globale e le sue architetture”. “Ho trovato oscene – ha aggiunto – le dichiarazioni di mercoledì dei politici su Melfi”. (LF)