A margine della presentazione della nuova Fiat Tipo, l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne ha parlato dei nuovi modelli che verranno prodotti in Italia. Il nuovo modello Giulia sarà presentato al presidente del consiglio, Matteo Renzi il prossimo 5 maggio durante un incontro ufficiale a Roma. Inoltre, si è espresso sul ruolo dei sindacati che nel nostro paese, come a livello internazionale, ha bisogno di una trasformazione al passo con i tempi.
Marchionne ha definito il nuovo modello Giulia “eccezionale” aggiungendo che con il governo “c’è un impegno molto chiaro per far ripartire il sistema economico italiano. Nel nostro piccolo – ha osservato – abbiamo dato un contributo”. Ma, l’incontro con il premier Renzi tratterà anche di occupazione, ha anticipato Marchionne sottolineando che Fca cercherà di raggiungere la piena occupazione in Italia “anche prima del 2018”.
In attesa dell’incontro del 5 maggio, l’amministratore delegato di Fca lancia un messaggio al governo condividendo quanto detto dai sindacati che “le riforme non bastano”. “Bisognerebbe fare di più – ha affermato-. Le riforme fatte fin qui hanno aiutato molto a cambiare la mentalità e anche il modo in cui viene apprezzato il nostro paese all’estero”. Ma non basta, ecco perché Marchionne si è detto convinto che il governo italiano deve rendere attrattivo il paese nei confronti degli investimenti esteri.
“Il capitale non può venire solo dall’Italia – ha continuato – come Fca stiamo raccogliendo fondi da tutte le parti del mondo sulla base della credibilità del nostro paese. Bisogna state attenti siamo ad un buon punto non vorrei che si fermasse tutto.”
Il Ceo di Fca ha, inoltre, invitato i sindacati ad evolversi perché il mondo non è più come un tempo riferendosi non solo ai sindacati italiani ma al sindacato come organizzazione presente a livello internazionale. “I sindacati devono cambiare il loro modo di operare – ha insistito Marchionne – perché il mondo è cambiato. E questo che dico non ha niente a che fare con la loro validità nel rappresentare i lavoratori. C’è stato un passo avanti enorme da parte delle aziende nel riavvicinarsi agli operai – ha detto Marchionne – come del resto stiamo facendo anche noi. Non c’è più questo astio tra le parti che esisteva una volta e che storicamente faceva parte della lotta di classe, è scomparso. È cambiato il mondo, e anche questo sta cambiando. Per questo – ha concluso – i sindacati devono cambiare il loro modo di operare”.