“Le procedure di nomina del Governatore non possono essere forzate, nei tempi e nelle forme, come è invece sembrato voler fare il Governo, nella consapevolezza che esistono risorse interne a Bankitalia di grande valore intellettuale e scientifico, la cui valorizzazione sarebbe naturale, oltre che utile a tutto il Paese”. Cosi il Segretario Generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, insieme al coordinatore della Fisac Banca d’ Italia Guido Pellegrini, commentano le questioni relative alla nomina del futuro Governatore che succederà a Draghi.
I due sindacalisti esprimono il pieno consenso al Capo dello Stato che, di fronte ai tentativi di ingerenza del Governo, ha ribadito che le procedure per arrivare alla decisione finale dovranno essere chiare e soprattutto finalizzate a tutelare la piena autonomia e indipendenza dell’Istituto.
Megale e pellegrini sottolineano che, “anche se la Banca d’Italia non rientra nel settore delle authorities, l’ammonimento del Capo dello Stato è tanto più opportuno, a fronte del reiterato tentativo del Governo refrattario a qualsiasi potere autonomo di garanzia di occupare i vertici delle Autorità indipendenti cercando di trasformarle in agenzie governative”.
“La Banca d’Italia – ricordano – è una banca centrale facente parte del Sistema Europeo delle Banche Centrali e gode di uno specifico ordinamento a tutela della sua autonomia istituzionale, prescritta dai trattati internazionali”.
Per questo la Fisac Cgil ritiene che la nomina del nuovo Governatore debba “essere tale da garantire la continuità, l’autonomia”. (LF)
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