Sciopero e presidi fino a mercoledì. Poi, un ripensamento della protesta con un progressivo rientro al lavoro dei lavoratori dell’Ast di Terni, dal giorno in cui è previsto un nuovo incontro al ministero della Sviluppo economico. La decisione è stata presa dalle Rsu dello stabilimento. Il nuovo programma prevede che mercoledì mattina alle 6 riprenderà l’attività, solo in alcuni reparti. Il lavoro tornerà a pieno regime gradualmente fino al primo dicembre, ma “sempre in base all’esito della trattativa” al ministero dello Sviluppo economico.
Sulla Ast di Terni si può fare un accordo, ma “non a tutti i costi”, ha detto il segretario della Fiom Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a margine di un’assemblea sindacale al Nuovo Pignone di Firenze.
“Oggi pomeriggio – ha detto – andrò a Terni a fare un’assemblea con tutti gli iscritti alla Fiom, per valutare la situazione. Il messaggio che credo si voglia mandare è questo: mercoledì siamo pronti ad articolare la mobilitazione e si può sostanzialmente andare verso un accordo. Ma non si può fare un accordo a tutti costi, deve essere un accordo che al suo interno ha da un lato una scelta precisa di politiche industriali, la Thyssen non vende e si continua a produrre acciaio, dall’altro no ai licenziamenti e sì a tutele che riguardino le condizioni di lavoro delle persone”.
F.P.