Domani cominciano altri tre giorni di trattativa tra Federmeccanica e sindacati di categoria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Il confronto è stato aperto 15 mesi fa. “Il negoziato ha attraversato tutte le condizioni difficili di questo ultimo anno – dice la leader della Fiom-Cgil, Francesca Re David, in un videomessaggio alla vigilia della ripresa del negoziato – tre giorni di trattativa significano provare un affondo, necessario su tutti i temi complessi aperti”.
L’incontro sarà in presenza. “I nodi fondamentali riguardano il salario e l’inquadramento – aggiunge Re David – intendiamo portare avanti la nostra piattaforma. Non è possibile firmare un contratto che non superi le tre cifre: parliamo di minimi, paga oraria, fermi da troppo tempo. La valorizzazione del lavoro si esprimerà attraverso questi due elementi. Saranno giornate complesse, ci sarà bisogno di molta attenzione per verificare le possibilità di fare l’accordo”.
“Domani abbiamo il primo dei tre incontri programmati con Federmeccanica-Assistal per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e, dopo 15 mesi di trattativa e tutto il lavoro realizzato, credo che ci siano le condizioni per ottenerlo”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“Siamo tutti consapevoli del fatto che non sarà facile, perché partiamo da una proposta di Federmeccanica-Assistal presentataci il 26 novembre che non siamo riusciti a modificare”, spiega Palombella.
“Proposta che che garantisce 65 euro di trattamento retributivo complessivo, comprensivo sia della modifica del nuovo inquadramento che dell’Ipca dove solo l’inflazione andrebbe ad alimentare i minimi. Questo – continua – aggiunto a una mancanza di risposte su tutti gli altri temi della piattaforma rende il percorso ancora difficile”.
“Domani – dice il leader dei metalmeccanici della Uil – verificheremo già dalle prime battute se quel documento è superato o meno. Noi siamo convinti che ci sia un clima di grande responsabilità che si è costruito in questi giorni, basato sulla necessità di chiudere il più grande contratto dell’industria manifatturiera”.
“Da tempo – sottolinea Palombella – chiediamo un trattamento economico rispettoso della categoria che rappresentiamo: bisogna superare sensibilmente 100 euro di incremento salariale, comprensivo di Ipca e miglioramento dell’inquadramento professionale, che dovranno alimentare i minimi. Per la prima volta dopo anni, infatti, modificheremo l’inquadramento professionale guardando al futuro e a Industria 4.0 verso cui il settore metalmeccanico è ormai proiettato”.
“Ci auguriamo – aggiunge il Segretario generale della Uilm – che Federmeccanica-Assistal facciano prevalere la linea della consapevolezza e della responsabilità. Investire sulle retribuzioni vuol dire anche far ripartire i consumi”.
“Non ci sono né vinti né vincitori – conclude Palombella – ci sono 1 milione e 400mila lavoratori che aspettano un contratto dignitoso. Dobbiamo provare a non deluderli”.
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