Ieri, 22 gennaio, presso la prefettura di Milano si è svolto un incontro sull’applicazione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro alla presenza delle massime cariche istituzionali del territorio, degli enti preposti alla prevenzione e al controllo, e dei sindacati di categoria Fim Fiom e Uilm territoriali.
Durante il confronto è stata espressa la volontà unanime di intervenire nell’ambito delle rispettive competenze e delle risorse già previste per evitare ulteriori drammi sui luoghi di lavoro, ma secondo quanto affermato dal segretario generale Fim, Christian Gambarelli, dalla segretaria generale Fiom, Roberta Turi, e dal segretario generale Uilm di Milano, Vittorio Sarti, “non è stata accolta la nostra proposta sulla necessità di costituire, in via straordinaria e per un periodo definito, un team/task force con l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme/procedure, prioritariamente per le attività ad alto rischio secondo il codice Ateco”.
“Abbiamo ribadito la necessità di atti concreti e immediati – proseguono i tre segretari -, sottolineando anche che i lavoratori precari, quelli degli appalti e gli studenti in alternanza scuola lavoro, sono i soggetti maggiormente a rischio.” E in riferimento all’incidente della scorsa settimana occorso alla Lamina spa, “abbiamo posto anche il problema di come garantire al più presto la ripresa dell’attività produttiva, per evitare che al lutto si sommi il rischio della perdita del posto di lavoro.”
Per questi motivi, lunedì 29 gennaio il prefetto di Milano ha convocato un tavolo tecnico.
Lo scorso venerdì 19 hanno i lavoratori metalmeccanici hanno scioperato e manifestato proprio per il diritto alla sicurezza sul lavoro ed è proprio a loro che i sindacati proporranno una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro per raccogliere dati, problematiche, esigenze. “Valuteremo con attenzione e rigore le indicazioni e le eventuali proposte che scaturiranno dal tavolo tecnico in prefettura”, aggiungono Gambarelli, Turi e Sarti, che avvertono: “una cosa deve essere chiara: non ci accontenteremo di parole e intensificheremo l’azione di segnalazione e denuncia delle inadempienze e delle criticità con l‟obiettivo di vedere risultati concreti nei luoghi di lavoro.”
“Dobbiamo affrontare il fatto che Milano ha il peggior dato sugli infortuni nel panorama lombardo”, ha ricordato ieri a margine dell’incontro odierno il segretario della Camera del lavoro, Massimo Bonini. I “tagli delle risorse fatti in questi anni si ripercuotono sul fatto che ci sono meno controlli. La precarietà aumenta l’insicurezza sui luoghi di lavoro” ha denunciato ancora. C’è accordo con il sindaco su “un modello che coinvolge tutti gli attori sociali, il modello Expo”, perché “ha funzionato” in quanto “metodo partecipativo”.
Commentando poi lo stanziamento annunciato dalla Regione: “Non basta dire che vengono aumentate le risorse, bisogna anche intervenire concretamente. Abbiamo segnalato che gli studenti vanno a lavorare nelle imprese senza cultura della prevenzione: casi di infortunio ci sono già stati in altri territori. Bisogna correggere il tiro”.
E.M