Dopo circa due mesi di ricovero alla clinica Villa dei Fiori di Acerra, è morto nella serata di ieri Marco Iazzetta, l’operaio sessantatreenne di Afragola che, lo scorso 10 settembre, era caduto dal quarto al terzo piano di una palazzina in costruzione nel quartiere Scampia a Napoli. L’uomo era ricoverato presso l’ospedale Clinica Villa dei Fiori di Acerra. Il 63enne, regolarmente assunto, stava lavorando in via Antonio Labriola Lotto H, quando cadde e fu trasferito in prognosi riservata presso il Cardarelli di Napoli, ieri il decesso. La salma è stata trasferita al Secondo Policlinico partenopeo per l’autopsia. Indagano i carabinieri della stazione Napoli Marianella.
Con il decesso di Iazzetta salgono ad 84 le morti sul lavoro in Campania, di cui 28 solo tra Napoli e provincia. La Campania, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale di Bologna sulle morti sul lavoro, è la terza regione in Italia, dopo Lombardia e Veneto. Stando ai dati dell’Osservatorio, se si aggiungono anche i morti in itinere, il conteggio sale a 108 decessi nella regione.
“Il recente decreto legge varato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, che ha introdotto il badge di cantiere obbligatorio non solo per i lavoratori e le lavoratrici delle ditte committenti ma anche per i subappalti, rappresenta una misura che può risultare efficace ma – osserva la Cgil Napoli e Campania -, nel complesso, resta un provvedimento che non incide in alcun modo sul modello di impresa responsabile di stragi continue, basato su precarietà, subappalti a cascata, mancato rispetto dei Ccnl, compressione di costi e di diritti. Per quanto riguarda la patente a crediti, nonostante con questo decreto siano state inasprite le sanzioni, riteniamo – conclude il sindacato – che questo strumento sia ancora inefficace e per questo motivo chiediamo che venga introdotta una vera certificazione sulla qualificazione delle imprese”.





























