Nel quarto trimestre, su base annua, le posizioni lavorative a tempo indeterminato presentano un aumento nei dati(+523 mila), più consistente rispetto ai tre trimestri precedenti (+521 mila, +479 mila e +412 mila); anche nei dati Inps-Uniemens la crescita è sostenuta (+486 mila in un anno). E’ quanto emerge dalla nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione realizzata da Istat, Inps, Inail, ministero del Lavoro ed Anpal.
La dinamica delle posizioni a tempo determinato nei dati CO risulta negativa (-139 mila) per la quarta volta consecutiva.
Tale andamento si accentua nei dati Inps-Uniemens (-325 mila nel quarto trimestre 2019) che comprendono anche il lavoro in somministrazione e a chiamata.
Nel quarto trimestre la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti , sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+95 mila rispetto a +106 nel terzo, +130 mila nel secondo e +196 mila nel primo trimestre 2019) mentre quelle a tempo determinato tornano ad aumentare lievemente (+4 mila) dopo tre trimestri di calo. Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+162 mila). L’incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) sale dal 22,8% del terzo trimestre 2019 all’attuale 23,4%.
La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO, sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+95 mila rispetto a +106 nel terzo, +130 mila nel secondo e +196 mila nel primo trimestre 2019) mentre quelle a tempo determinato tornano ad aumentare lievemente (+4 mila) dopo tre trimestri di calo. Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+162 mila; Figura 1e).
L’incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) sale dal 22,8% del terzo trimestre 2019 all’attuale 23,4%.
TN