Si è svolto al Mise un incontro tra il coordinamento nazionale delle Rsu Nokia e Alcatel Lucent e la direzione della Nokia. Il nuovo piano industriale dell’azienda, nata dall’acquisizione di Alcatel Lucent da parte della multinazionale finlandese, prevede per l’Italia “il taglio di 219 posti di lavoro, 119 per la former Alu e 100 per la former Nokia”. È quanto dichiarato dal segretario nazionale della Fiom-Cgil, Roberta Turi.
L’azienda ha motivato il numero di esuberi come “il risultato non solo delle sovrapposizioni che si creano con la fusione, ma anche della scelta strategica di portare alcune attività all’estero.”
L’azienda ha inoltre manifestato la volontà di gestire gli esuberi in maniera non traumatica con la cassa integrazione straordinaria, “l’unico ammortizzatore sociale possibile.”
“L’azienda si è presentata ancora una volta con un piano fatto solo di tagli – continua Turi – e che non fornisce chiarezza rispetto a come la multinazionale voglia rilanciarsi nel nostro paese e con quali investimenti. L’azienda sostiene che la riduzione di 219 unità rappresenti l’obiettivo massimo. Noi pensiamo che quel numero possa ridursi fortemente e dobbiamo lavorare tutti per questo scopo.”
“Aziende come Nokia continuano a remotizzare molte attività perché ormai è possibile effettuare la manutenzione da qualsiasi parte al mondo. È fondamentale – conclude Turi – che il ministro Padoan incontri i vertici Nokia per convincerli a ridurre gli effetti delle sinergie a fronte dell’impegno del paese ad investire sulla banda ultralarga. Crediamo che quest’aspetto vada preso in considerazione quando si costruiscono bandi per l’implementazione dell’ultrabroadband, per garantire che le attività legate all’erogazione di finanziamenti pubblici vengano svolte in Italia e non altrove.”
La riunione è stata aggiornata al 7 giugno, per poter entrare ancora nel merito del piano strategico di Nokia per l’Italia.