Si è conclusa ieri la trattativa sulla procedura di licenziamento collettivo aperta dalla Nokia per 115 lavoratori. Le lettere di licenziamento partiranno da novembre.
“Riteniamo molto grave quanto accaduto – dichiarano Fiom, Fim e Uilm -, segno della totale impotenza delle istituzioni e dell’inadeguatezza del governo che non riesce neanche a far rispettare gli impegni assunti l’anno scorso dalla multinazionale finlandese”.
Nel luglio 2017, Nokia aveva garantito che il processo di ristrutturazione sarebbe stato gestito senza azioni traumatiche nei confronti dei lavoratori.
Adesso invece, l’azienda “procede nella sua riorganizzazione a colpi di licenziamenti da una parte e assunzioni da altre grazie a finanziamento pubblici. Il ministero dello Sviluppo economico e la regione Lombardia non possono solo prendere atto ma devono intervenire in modo più incisivo”.
Fim, Fiom e Uilm “ritengono che l’esito di questa trattativa sia stata un’occasione persa per tutti. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i lavoratori e decideremo le azioni sindacali da intraprendere, oltre a quelle legali”, concludono.
E.M.

























