Le reti e rappresentanze delle organizzazioni e associazioni non governative di cooperazione internazionale – Aoi, Cini e Link 2007 – hanno espresso viva preoccupazione rispetto al testo approvato alla Camera dei Deputati, sottolineando in un comunicato che “allo stato attuale i finanziamenti in capo al ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale sono fermi al livello del 2014, ovvero circa 240 milioni”.
Le ong e le associazioni ritengono che questo sia “un fatto grave” in questa “importante fase di avvio dell’implementazione della Legge 125/2014, che ha istituito il nuovo sistema e la nuova strutturazione del ministero Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) per un effettivo aggiornamento delle politiche di cooperazione internazionale dell’Italia, oltre che alla luce del periodo di presidenza italiana del semestre europeo, che ripropone con forza il suo ruolo geopolitico centrale per la stabilità, il dialogo e la pace nel Mediterraneo, riconosciutole dall’Europa con la scelta di assegnare la delega Pesc al ministro Federica Mogherini”.
Le rappresentanze delle ong e degli attori sociali di cooperazione internazionale fanno notare anche in questa occasione che “l’Italia è, nella comunità dei donatori internazionale, fra i Paesi più lontani dagli obiettivi internazionali, avendo raggiunto nel 2013 lo 0,16% in aiuti della propria ricchezza, molto distante dall`obiettivo dello 0,7% entro il 2015”.
“Rispetto agli obiettivi assunti a partire dalla Conferenza Nazionale sulla Cooperazione internazionale del 2012, riconfermati con il Def del governo Renzi e la stessa legge 125, ci attendevamo quanto meno un incremento del 10% dei finanziamenti per il ministero. Al momento non risulta che tali risorse siano state reperite”, si aggiunge nella nota.
“In questa legge di stabilità approvata alla Camera” – aggiungono le reti e rappresentanze delle organizzazioni e associazioni non governative di cooperazione internazionale – “è presente un ulteriore elemento di preoccupazione, condivisa con l’intero Terzo Settore italiano, che riguarda l’aumento della tassazione sugli utili delle fondazioni di origine bancaria, che avrà come conseguenza diretta la riduzione delle loro erogazioni al mondo no profit impegnato nel sociale, nell’educazione, nella promozione culturale e anche nei programmi di cooperazione, solidarietà e volontariato internazionale”.
Le organizzazioni e ong che hanno forte vocazione di volontariato internazionale chiedono inoltre che, attraverso le loro rappresentanze, “sia posta attenzione da parte dei soggetti istituzionali e dell’opinione pubblica al taglio rilevante che la legge di stabilità approvata alla Camera ha segnato nei confronti dell’impegno previsto e confermato dal governo per il rafforzamento del servizio civile nazionale e internazionale, anche in vista del passaggio al servizio civile universale”.
Il presente appello, si spiega nella nota, è rivolto a senatori e deputati affinché siano attribuite alle attività di cooperazione del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale “le risorse necessarie, ovvero 25 milioni di euro addizionali ai livelli del 2014”. “E` un requisito minimo per far partire la riforma della cooperazione appena adottata: si è provveduto ad allargare la platea dei soggetti che possono fare cooperazione ed è ora necessario intervenire sulle risorse in modo conseguente.
E` un atto necessario, tanto più alla luce, occorre ribadirlo, del semestre di Presidenza Italiana dell`Ue e degli impegni internazionali del prossimo anno, a partire dall`Expo 2015″, si conclude.
F.P.


























