La “società civile” deve poter percepire l’impegno di tutti nella direzione di un’azione comune “per la legalità”. In questo senso le “nuove misure fiscali” che si stanno attuando e “l’impegno quotidiano dell’Agenzia sul fronte operativo” sono “risposte concrete all’esigenza diffusa di un cambio di passo nei rapporti tra l’Amministrazione finanziaria ed i contribuenti”. E’ quanto ha affermato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in audizione davanti alla commissione Finanze della Camera.
“Solo interagendo con i contribuenti, attraverso canali differenti, in tempo reale e in una logica di dialogo e cooperazione continui è possibile contribuire alla costruzione di un rapporto di fiducia necessario ad influenzare positivamente il rilancio dell’economia del nostro Paese. E proprio su tale rapporto di fiducia ritengo che noi tutti dobbiamo investire, ognuno con l’impegno al migliore utilizzo degli strumenti a disposizione, affinché questo impegno possa essere percepito dalla società civile quale responsabilità comune per la legalità”, ha sottolineato Orlandi.
Inoltre, secondo Orlandi l’opposizione all’utilizzo dei dati sanitari nella precompilata è stata esercitata da poco più di mille cittadini, che hanno oscurato circa 11 mila documenti di spesa per un importo complessivo pari a circa 850 mila euro.
L’opposizione comporta il non utilizzo delle informazioni nell’ambito della dichiarazione precompilata. Resta ferma la possibilità, per il contribuente, di inserire successivamente tali voci di spesa in fase di integrazione della dichiarazione, se sussistono i requisiti per la detrazione.
Per quanto riguarda le spese sanitarie, per l’anno d’imposta 2015 sono state inviate circa 400 milioni di ricette del Servizio Sanitario Nazionale, per un importo dei ticket pari a circa 1,5 miliardi di euro, e 120 milioni di documenti fiscali per un importo pari a circa 13 miliardi di euro. In totale, quindi, sono stati resi disponibili all’Agenzia delle entrate, e utilizzati ai fini della compilazione della dichiarazione, oltre 520 milioni di documenti di spesa per un importo pari a circa 14,5 miliardi di euro. I dati relativi alle spese comunicate riguardano circa 50 milioni di cittadini.