Il ministro al Lavoro Andrea Orlando ha salutato, oggi a Bruxelles, l’annuncio secondo cui la Commissione europea presenterà (probabilmente mercoledì prossimo) una proposta di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori non tutelati, e in particolare quelli che dipendono dalle piattaforme digitali, come i “rider” o gli autisti di Uber.
La proposta della Commissione era stata sollecitata da una lettera inviata all’Esecutivo comunitario proprio del ministro Orlando, insieme ai colleghi di Belgio, Spagna, Portogallo e Germania, e dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati.
“L’Italia – ha detto Orlando ai giornalisti a margine del Consiglio Occupazione dell’Ue – è già intervenuta con un protocollo per contrastare il caporalato, che non riguarda purtroppo solo l’agricoltura, ma anche settori tecnologicamente avanzati, come quello dei lavoratori intermediati da piattaforme”.
“Però – ha aggiunto il ministro – questo sicuramente non è sufficiente. Per questo, con altri paesi europei, abbiamo scritto una lettera alla Commissione per sollecitare un’iniziativa a livello di Unione che disciplini queste categorie di lavoratori.
E proprio nei prossimi giorni la Commissione disporrà un pacchetto di interventi che affronteranno questo tema”.
“Noi – ha continuato Orlando – non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta, che è tempestiva; e ringraziare il commissario Ue agli Affari sociali Nicolas Schmit di questa particolare attenzione e di questa particolare sensibilità. Naturalmente – ha concluso – integreremo con strumenti nazionali anche il percorso che si va definendo a livello europeo”.
tn