“L’accordo tra sindacati e Fiat per Mirafiori si basa sull’investimento dell’azienda che garantirà la vita allo stabilimento Fiat. Il dissenso della Fiom è pretestuoso. Mi auguro che al referendum tra i lavoratori prevalga il sì”. Lo ha detto Rocco Palombella, intervistato da Radio Città Futura.
“L’investimento di un miliardo di euro da parte di Fiat – ha ribadito – garantisce la vita dello stabilimento di Mirafiori”. Il sito si sosteneva con impianti obsoleti e vetusti, spiega, aveva linee di produzione per auto a fine produzione come la Multipla e la Musa; avrebbe continuato a produrre un auto di nicchia come la Alfa Mito; il monovolume L0, originariamente destinato al sito piemontese, sarà prodotto in Serbia. Un quadro, che a suo giudizio, dimostra che “non si potevano più sostenere i livelli d’occupazione attuali e che i 5.600 addetti diretti avrebbero perso il posto, come almeno altrettanti indiretti”. L’investimento per la produzione del Suv dalla seconda metà del 2012 assicurerà prospettive, dice Palombella, sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Palombella giudica il dissenso della Fiom “strumentale”. Tra le falsità diffuse dai metalmeccanici della Cgil, dice, emerge quella che è stato violato il diritto di sciopero. Anche se un sindacalista dovesse impazzire non potrebbe mettere in discussione questo fondamentale diritto.
“Invece, ribadisce il leader della Uilm, nell’intesa esiste una clausola di salvaguardia che impegna le parti che hanno sottoscritto l’accordo. In caso di sciopero improvviso l’azienda si rifà sull’organizzazione sindacale, ma non tocca il singolo lavoratore”.


























