La sentenza della Corte Giustizia Europea che ha deciso che i precari della scuola con più di 36 mesi di servizio hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato “è destinata a fare da apripista e dare una speranza alle centinaia di migliaia di precari che da anni coprono posti vacanti facendo funzionare le scuole, gli enti di ricerca, le università e tutte le pubbliche amministrazioni”. Lo dice in una nota Domenico Pantaleo segretario generale della Flc-Cgil.
“Renzi non può più sostenere che il sindacato difende i garantiti: finalmente le ragioni dei precari – stabilità del lavoro e equa retribuzione – sostenute dalla Flc-Cgil anche in migliaia di ricorsi sono state riconosciute alla luce del sole.
Adesso sfidiamo il Governo – prosegue il sindacalista – a dare immediata attuazione alla sentenza stabilizzando tutti i precari e non solo quelli iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo chiedendo che nelle elezioni nel pubblico impiego delle RSU di marzo ai precari venga riconosciuto il diritto a candidarsi e a votare”.
“Nel rinnovo dei contratti nazionali rivendicheremo uguali retribuzioni e diritti tra lavoratori precari e a tempo indeterminato. La Flc-Cgil vuole unire il mondo del lavoro e per queste ragioni continueremo a lottare per cancellare il precariato. Invece il Governo Renzi con il Jobs Act allarga la precarietà e riduce il lavoro a merce per rispondere agli interessi delle imprese e dei poteri forti. La sentenza della Corte di Giustizia Europea rafforza le ragioni dello sciopero generale del 12 ottobre”, conclude Pantaleo.
F.P.