“Le pensioni non si rimettono in equilibrio con misure spot dentro una manovra che dura un anno: serve un tavolo di riforma strutturale, dedicato, continuativo, con una visione di medio-lungo periodo e che coinvolga le parti sociali. Per questo lanciamo una sfida al Governo: chiediamo di aprire al più presto il cantiere della riforma delle pensioni e di farlo dentro il patto della responsabilità”. Lo dice il segretario generale della Fnp-Cisl, Roberto Pezzani, nel corso del consiglio generale della categoria.
“Nella manovra presentata dal Governo – sottolinea – ci sono interventi positivi che toccano da vicino le persone che rappresentiamo: la riduzione del cuneo fiscale, le risorse in più sul fondo sanitario nazionale, le assunzioni nella sanità, il nuovo fondo per i caregiver, le misure a sostegno del lavoro femminile e dei giovani, i congedi parentali, le misure sul lavoro disagiato, le risorse per il bonus psicologo, le proroghe edilizie. Sulle pensioni minime non c’è un intervento all’altezza. Opzione donna è sparita, la previdenza complementare resta debolissima, nessuna risposta sulla defiscalizzazione delle tredicesime, così come non c’è nulla sulla flessibilità in uscita e sulla distinzione tra spesa previdenziale e assistenziale. Per questo – conclude – chiediamo al Governo di sedersi a un tavolo, creando un luogo di confronto per riformare davvero le pensioni”.




























