Sui provvedimenti che l’Ilva di Taranto potrebbe prendere per arrivare a una revoca parziale del sequestro, almeno per quanto riguarda la facoltà d’uso degli impianti, “il gip è stato molto dettagliato: si tratta di prendere dei provvedimenti seri che possano permettere una seria valutazione su cosa fare per evitare in futuro un problema ambientale”. Lo ha detto il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Lecce, Giuseppe Vignola in conferenza stampa a Taranto.
Sulla questione, il comandante del comando provinciale dei carabinieri di Taranto, Daniele Sirimarco, ha spiegato che gli interventi di cui parla il Gip nel provvedimento di sequestro, sono “interventi tecnici che comportano delle spese e dei costi, da fare all’interno di un’azienda che è anche molto grande: sono interventi che vanno portati prima all’attenzione degli organismi tecnici competenti che li devono valutare e approvare. “L’area è vastissima – ha concluso – e ci sono tanti punti in cui è emerso, sia nell’attività dei 40 giorni di monitoraggio che durante gli accessi fatti in azienda, che è necessario intervenire. Negli accessi, ad esempio, abbiamo riscontrato che in alcuni punti non c’è il rispetto totale della normativa vigente, ad esempio in materia di emissioni”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu