I sindacati di categoria Slc Cgil, Slp Cisl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl Comunicazioni hanno indetto uno sciopero per l’intera giornata di venerdì 4 novembre per contestare la riorganizzazione di Poste Italiane e dire “no a una privatizzazione che punta solo a fare cassa”.
In particolare, i sindacati chiedono al governo che l’azienda non sia totalmente privatizzata, che sia mantenuta l’unicità aziendale, che si utilizzino gli utili di bilancio per continuare a migliorare i servizi e le condizioni di lavoro. “Poste Italiane – dichiarano – non si svende e, per il servizio che rende al paese, deve rimanere a maggioranza pubblica.”
Inoltre, le sigle di categoria chiedono al management “di dare attuazione al piano industriale con serietà” e contestano “l’attenzione esclusiva riservata al segmento finanziario.”
Doppio appuntamento a Roma: presidio di fronte al ministero dell’Economia e manifestazione davanti alla sede centrale di viale Europa 175.
Prosegue intanto il blocco degli straordinari di un mese che dovrebbe concludersi il prossimo 23 novembre.