La Rete della Conoscenza, il collettivo di studenti medi e universitari che aderiscono all’Unione degli Studenti e a Link-coordinamento universitario, ha organizzato per domani, 13 ottobre, il “primo sciopero della e sull’alternanza scuola-lavoro”, una mobilitazione contro le novità previste in materia dalla legge 107 che si terrà in varie città d’Italia con “cortei mattutini, flash mob in tute blu davanti le aziende, azioni davanti agli uffici scolastici regionali, lezioni di piazza alternative, esperienze di alternanza scuola-lavoro autogestita, feste e concerti serali negli spazi aggregazione”.
“Dalla gratuità dei percorsi alla qualità della formazione in alternanza, abbiamo tutto da ripensare e ricostruire – afferma l’Unione degli Studenti – la vera alternanza scuola lavoro non è asservita alle logiche e agli interessi del mercato del lavoro e non si vende ai privati, né tantomeno alle multinazionali”.
Il collettivo rivendica il fine dell’alternanza scuola lavoro, “una metodologia didattica che lega il saper al saper fare, l’intelligenza teorica all’intelligenza pratica, che fa davvero da ponte tra ciò che studiamo a scuola e ciò che andremo a praticare nei luoghi di lavoro”.
A “Circo Massimo” di Radio Capital, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli oggi ha spiegato: “Domani manifestano alcuni studenti, ma io difendo il merito dell’alternanza scuola-lavoro.
In Italia si fa da anni, ma si faceva negli istituti tecnici-professionali ed era una scelta non per tutte le scuole. La legge 107 invece l’ha introdotta come innovazione didattica per un apprendimento trasversale di competenze”.
Fedeli ha poi aggiunto: “Il tema è: serve l’alternanza scuola-lavoro? Dobbiamo aggiornare, come avviene in Europa, le competenze trasversali, il problem solving, la capacità di avere nuovi strimenti di apprendimento: è giusto innovare, perché è un’innovazione didattica di nuove competenze che i nostri ragazzi non avevano. Alternanza scuola-lavoro non è assolutamente apprendistato, ma innovazione didattica, perchè è un apprendimento interno ai percorsi curriculari”.
E.M.

























