Migliaia di persone hanno manifestato oggi in numerose città della Francia – un corteo è previsto a Parigi a partire dalle 14 – in quella che è la prima giornata di mobilitazione contro la riforma del Codice del lavoro del quinquennato del presidente Emmanuel Macron.
A Marsiglia, Rennes e Caen, Besancon, Lione, Saint-Nazaire e altre città, i manifestanti si sono dati appuntamento nella mattinata per contestare i decreti sul diritto del lavoro che “rendono la gente sostituibile”, secondo dei dimostranti di Besançon. Pensionati, studenti e lavoratori, secondo la prima stima della polizia, 3.000 persone hanno sfilato a Caen e a Saint-Nazaire, 3.600 a Tours. Diverse migliaia sono scese in piazza anche a Marsiglia dietro agli striscioni del sindacato della Cgt e del Pcf e a Bordeaux. A Marsiglia, Jean-Luc Mélenchon, il leader della France Insoumise, ha promesso di “far fare marcia indietro” al governo.
C’è attesa per il corteo che prenderà il via nel pomeriggio a Parigi, dove migliaia di persone sono già pronte sulla piazza della Bastiglia. Per mantenere la pressione, la Cgt ha già indetto una seconda giornata di mobilitazione per il 21 settembre
Oltre che di manifestazioni, oggi è stata anche una giornata di scioperi dei trasporti. Alcuni disagi sono stati registrati sui collegamenti ferroviari, anche se fra il 50 e l’80% dei servizi di Sncf e Rer a Parigi e banlieue sono stati assicurati. La metropolitana ha funzionato invece a pieno regime.
Fin dalla mattina decine di camion hanno inscenato la loro protesta contro la riforma di Macron bloccando il traffico nella centralissima Place de la Concorde a Parigi.
G.C.