“Il governo deve dare risposte a tutte quelle migliaia di persone che sono scese in piazza per chiedere che si cambia la cultura patriarcale e maschilista che c’è nel nostro paese. Invece sviano argomento. Cercano sempre un capro espiatorio. Ma la gente non è stupida e sta capendo che ci stanno portando a sbattere”. Dopo l’incontro sulla manovra a palazzo Chigi con il governo, il segretario generale della Cgil è tornato a parlare dell’attacco alla sede del movimento Pro vita. Ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva proprio tirato in ballo il leader del sindacato di Corso d’Italia, oltre alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schelin, e al presidente dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, per chiedere la condanna di questo gesto. Ieri sera la Cgil, tramite un comunicato, aveva condannato l’atto vandalico, affermando che da sempre il sindacato è in prima linea contro ogni forma di violenza. Posizione ribadita oggi a piazza Colonna da Landini, che ha ribadito come alla “Cgil non bisogna insegnare proprio nulla, anzi molti la devono ringraziare, perché se c’è la democrazia e la libertà nel nostro paese è perché i lavoratori hanno scioperato quando c’era il fasciamo e il nazismo, ed è grazie anche a loro che è stato sconfitto il terrorismo”. E ha aggiunto “non capisco perché qualsiasi cosa succeda in Italia ci si chiede che cosa ne pensa Landini”.
TN