Il direttore del “Sole 24 ore”, Roberto Napoletano, l’ex presidente del gruppo, Benito Benedini, e l’ex amministratore delegato, Donatella Treu, sono indagati nell’inchiesta milanese sul gruppo che fa capo a Confindustria. L’accusa ipotizzata nei loro confronti dai pm Fabio De Pasquale e Gaetano Ruta è false comunicazioni sociali. Nel mirino dei magistrati milanesi ci sono i dati degli abbonamenti digitali del quotidiano. Altre sette persone sono invece accusate di appropriazione indebita. Da questa mattina sono in corso perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede del Sole che per oggi pomeriggio ha convocato un’assemblea straordinaria degli azionisti.
L’accusa di false comunicazioni sociali ruota attorno copie digitali “multiple”, ossia copie del quotidiano vendute “in blocco” ad aziende e poi distribuite a dipendenti, clienti o fornitori. Secondo l’accusa, i vertici del gruppo avrebbero volutamente gonfiato i dati di vendita falsificando così la situazione patrimoniale e beffando gli investitori pubblicitari.
I magistrati milanesi ipotizzano anche un’appropriazione indebita di 3 milioni di euro. In questo secondo filone di indagine risultano indagati l’ex direttore dell’area digitale del Sole 24Ore e ora deputato del Gruppo Misto, Stefano Giuseppe Quintarelli, suo fratello l’imprenditore Giovanni Paolo Quintarelli, l’ex direttore finanziario del gruppo, Massimo Arioli, e l’ex direttore area vendite, Alberto Biella. Sotto inchiesta anche Filippo Beltramini, responsabile di una società inglese controllata da Di Source, e il commercialista Stefano Poretti. Ancora ignoto il nome del decimo indagato.
Una nota della società editrice del Sole, commentando l’iniziativa della Procura, afferma: “I nuovi vertici del Gruppo 24 Ore ribadiscono la propria volontà a fornire agli organi inquirenti la massima collaborazione per l’accertamento dei fatti, confermando che agiranno con determinazione a tutela degli interessi della società”. Nel comunicato stampa, si sottolinea anche che i vertici sono “impegnati nell’azione di risanamento e di rilancio della società”.
A sua volta, con una nota, la Confindustria conferma “piena fiducia alla magistratura nella sua azione e ribadisce la necessità che venga fatta la più ampia chiarezza sui fatti passati relativi al Sole 24 Ore. Il Cda del Gruppo editoriale valuterà nella sua autonomia le azioni da prendere. Confindustria, nella sua qualità di azionista di maggioranza del Gruppo, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela propria e degli altri azionisti”.