Lo Stato resterà fuori dal Monte dei Paschi di Siena. L’Istituto senese infatti con il secondo aumento di capitale a distanza di pochi mesi questa volta da 2,5 miliardi dopo gli stress test della Bce, conta di restituire tutti i restanti Monti bond presi in prestito. Lo assicura il presidente, Alessandro Profumo, in un’intervista al Corriere della Sera in cui illustra il nuovo piano della banca. “I soci privati – afferma – hanno deciso di supportare la banca che, lo ricordo, è il terzo istituto del paese. L’ipotesi Stato, per quanto ci riguarda, non è mai stata presa in considerazione. Dopo aver rimborsato 3 miliardi dei Monti-bond, rimborseremo l’ultimo miliardo che resta”.
“Abbiamo – spiega – un piano industriale credibile che ci ha già dato dei risultati. Credo che alla fine si tratterà di un investimento apprezzabile da chi crede nella ripresa dell’economia del Paese”. Quanto ai tempi del nuovo aumento di capitale il presidente dice che si realizzerà “nel 2015, a valle dell’approvazione del bilancio 2014 e prima dei nove mesi, da adesso, previsti dalla Bce”. Secondo Profumo “il primo passo è il piano, quindi rafforzare il patrimonio e poi riflettere su tutte le soluzioni possibili per aumentare il valore della banca e generare capitale internamente”.


























