I tecnici di Palazzo Chigi si sono messi a lavoro per correggere alcuni effetti negativi del Jobs Act. Primo fra tutti, l’uso sconsiderato dei Voucher utilizzati soprattutto per coprire il lavoro nero in diversi settori produttivi. E’ stata stilata una bozza di Decreto legislativo contenente 8 articoli che cambieranno le procedure per emettere i voucher. Almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa, con un sms o con la posta elettronica, il committente dovrà comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, indicando anche il luogo e la durata dell’impiego accessorio. In caso di violazione scatteranno sanzioni amministrative da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata emessa la comunicazione. In questo modo i vouvher dicentano pienamente tracciabili, modificando l’attuale sistema secondo cui la comunicazione di inizio della prestazione può essere fatta con riferimento ad un arco temporale non superiore ai 30 giorni successivi.
“Siamo contrari all’abolizione dei voucher e contestualmente disponibili a discutere con il parlamento eventuali forme migliorative – ha detto ieri il premier Matteo Renzi rispondendo al question time alla Camera -. I percettori di voucher oscillano tra 1,9% e 2,7% della forza lavoro, in larga parte turismo e commercio. Se ci sono eccessi siamo pronti a discuterne.”
“L’operazione di tracciabilità e di trasparenza è tesa a contrastare esclusivamente gli abusi”, spiega il professor Maurizio Del Conte, presidente Anpal e consigliere giuridico di palazzo Chigi. “Vogliamo salvaguardare l’utilizzo corretto del voucher anche per l’emersione dal lavoro nero”, aggiunge il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, citando il report del ministero del Lavoro, secondo cui “emerge che solo tra il 7,9 e il 10% dei percettori di voucher avevano un contratto dipendente o parasubordinato, rispettivamente nei 3 o 6 mesi precedenti, con lo stesso datore di lavoro”. Peraltro, la quota di voucher non riscossi è intorno al 5%, ricorda Marco Leonardi, neo consigliere economico del premier, Renzi : “È giusto punire gli abusi, che finora, però, sono piuttosto limitati”.