Non si ferma la protesta dei camionisti dell’indotto dello stabilimento Ilva di Taranto che da mesi attendono pagamenti dal siderurgico per circa 15 milioni di euro.
Questa mattina, in concomitanza con il vertice di palazzo Chigi con il premier Renzi, gli autotrasportatori si sono spostati sulle strade statali che collegano Taranto a Bari e Reggio Calabria causando notevoli disagi alla circolazione stradale.
Per due settimane la protesta è stata messa in atto con un blocco all`ingresso merci composto da circa 300 tir, che via via ha ridotto l`afflusso di merci e materie prime al siderurgico. Ieri i trasportatori hanno concesso l`ingresso di soli 30 camion.
La carovana è composta da circa 150 mezzi che e si è mossa per tutta la mattinata a passo d`uomo. Ora staziona all`ingresso della città e poi farà ritorno davanti alla portineria merci del siderurgico in attesa che da Roma arrivino rassicurazioni sui crediti maturati con la vecchia Ilva. Gli imprenditori del settore trasporto temono che con l`avvio della procedura di amministrazione straordinaria non vengano saldate le fatture per le prestazioni effettuate negli ultimi mesi con la vecchia Ilva, ormai dichiarata insolvente dal tribunale di Milano.