Al momento la situazione più critica a causa del maltempo è a Ostia, dove continua a piovere forte, mentre nelle altre zone della capitale, la pioggia si sta attenuando. Già 60 persone erano state ospitate nella sede del municipio, evacuate dalla Piana del Sole ma a causa della forte pioggia al momento una nuova situazione critica si registra in località Stagni: a causa delle case allagate almeno 40 persone sono state evacuate, il presidente del municipio sta dando loro accoglienza in palestra, ma continua ad arrivare richieste di soccorso e accoglienza. A dare il quadro della situazione, la protezione civile del Campidoglio.
“Le zone più colpite sono tre, la zona Nord, con La Giustiniana, Prima Porta e via Frassinetto, la zona infernetto-Casal Palocco, e infine Ponte Galeria con la Piana del Sole”, ha spiegato il Direttore della Protezione Civile di Roma Capitale Mario Vallorosi, sottolineando: “Al momento nelle altre zone la pioggia è diminuita e quindi la criticità su sta attenuando, invece a Ostia, dove la pioggia continua c’è una nuova emergenza in Località Stagni, con persone che stanno evacuando”.
Smottamenti, alberi caduti, strade allagate ma anche abitazioni allagate nelle colpite dal nubifragio, dove il livello dell’acqua ha raggiunto anche un metro e 80,conpersone salite al primo piano o sui tetti, anche a causa del panico. . Alcune decine di persone, 70-80, sono state evacuate dalla protezione civile e vigili del fuoco.
Per quanto riguarda il Tevere – spiega Vallorosi – si è alzato velocemente in due o tre ore da 8.80 metri a 11,50, ma poi ha rallentato salendo di solo 13 cm nelle ultime ore, e al momento non abbiamo preoccupazioni immediate, aspettiamo l’evoluzione nelle prossime 12 ore, in base a ciò che accade a monte”.
Comunque assicura il direttore della protezione civile capitolina “Il Tevere è sotto stretto e continuo monitoraggio”.
Tutti gli apparati della protezione civile sono in campo da questa notte, le idrovore solo al lavoro sulle strade allagate, e almeno a Roma nord e Infernetto, dove le piogge sono rallentate, l’acqua inizia a defluire, mentre anche l’Ama è a lavoro per pulire i tombini. “Si continua a lavorare intensamente”, sottolinea il capo della Protezione civile capitolina. Ma ora la criticità è sul litorale.