La Russia ha offerto agli Stati Uniti e alla coalizione da essi coordinata contro l’Isis un supporto di intelligence che giunge dall’intesa a quattro tra Russia, Iraq, Siria e Iran sulla condivisione delle informazioni sul campo in chiave anti-Isis. L’aiuto verrebbe dai dati elaborati dal ‘cervellone’ creato a Baghdad da Siria, Iraq, Iran e Russia, il centro di informazione che elabora i dati sulle posizioni dello Stato islamico. A riportare la notizia, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, a seguito dell’incontro tra il presidente americano Barack Obama e quello russo, Vladimir Putin, riincontratisi dopo oltre due anni per discutere di Siria e Ucraina.
“In primo luogo, stiamo lavorando con i governi di Iraq, Siria e Iran – ha detto Lavrov-. Abbiamo aperto il cosiddetto Information Center a Baghdad, che sarà utilizzato per la trasmissione di informazioni, che sono di proprietà di Siria, Iraq, Iran e Russia. Penso che tali informazioni possono e devono contribuire alla lotta contro il terrorismo. Abbiamo offerto agli Stati Uniti e alla coalizione guidata dagli Usa di aiutare a coordinare i raid aerei, che stanno andando a compiere, con le azioni delle truppe di terra”, ha detto Lavrov.
Il “data center” raccoglierà, analizzerà, riepilogherà i dati attuali sulla situazione in Medio Oriente, nel contesto della lotta contro i militanti, distribuendo e trasferendole agli stati maggiori di Siria, Iraq, Iran e Russia.
Nessun accordo, dunque, su misure specifiche, ma un’ intesa per “proseguire i colloqui di cooperazione in vista di un obiettivo comune sulla Siria”; secondo il capo della diplomazia russa, infatti, “è stata una conversazione molto costruttiva, non abbiamo raggiunto un accordo su tutte le misure specifiche, ma quello che abbiamo concordato è che continueremo i colloqui di cooperazione tra ministri degli Esteri e ministri della Difesa, al fine di identificare modi e obiettivi per raggiungere il nostro obiettivo comune”.