La storica band hip hop romana mette in rima i motivi per andare a votare. Il Raperendum, online su Youtube, scandito da Militant A, pseudonimo di Luca Mascini, il front man della band, dice così: “mettiamo fine a questo ah boh generale, nessuno sa che deve fare, devi andare, io ho ristampato la tessera elettorale: 8 e 9 giugno dagli un pugno, 8 e 9 giugno dagli un pugno a sto sistema, dagli un pugno a sto problema’’.
Il Raperendum è in sostanza un memorandum, un invito a recarsi ai seggi per “abrogare 5 leggi dello stato so shit”, a “non restare sugli spalti, per tutti i morti negli appalti degli appalti, per tutti i licenziati senza giusta causa perché il regime ci aggredisce senza mai una pausa e ti riguarda”. Ma anche per i “bro che aspettano 10 anni per diventare cittadini, un documento che non li condanni”.
Segue elenco dei referendum nei decenni andati bene o a buca, dall’aborto alle trivelle, dal nucleare all’acqua, e via dicendo. Ma non importa, perché, dicono gli Assalti frontali, quello che conta è provarci: “prendi sempre posizione, sempre, io ho questa usanza, soprattutto sui diritti del lavoro e la cittadinanza”. E ancora: “vado per la mia strada quella giusta senza sosta, che sia vittoria o batosta, appena c’è occasione ci buttiamo, ci proviamo, anche se è illusione è frustrazione: qui non vota più nessuno ma ora serve il 50 più uno”. Online dal 31 maggio, viaggia sulle diecimila visualizzazioni, e chissà se.