Si è concluso il referendum tra le lavoratrici e i lavoratori di Italtel sull’ipotesi di accordo che prevede, a fronte della difficile situazione dell’azienda, una gestione dei problemi occupazionali che esclude i licenziamenti, prevedendo il ricorso a strumenti conservativi quali i contratti di solidarietà e la cassa integrazione straordinaria a rotazione. Hanno votato 816 lavoratrici e lavoratori su 1.169 presenti, pari al 70%. I sì sono stati 598, pari all’73,3%. I no 196, pari al 24%. Le bianche e le nulle sono state 22, pari all’0,7%.
“I lavoratori, dichiara Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil, hanno condiviso con una larga maggioranza l’ipotesi di accordo che evita i licenziamenti e consente una gestione non traumatica delle problematiche occupazionali per tutta la durata del piano industriale di Italtel 2012-2016”.
Anche il governo, che con Italtel e le organizzazioni sindacali ha firmato il “Memorandum”, ha assunto degli impegni rispetto al settore delle telecomunicazioni che, a detta dei sindacati, vanno mantenuti: “attuare al più presto i progetti dell’agenda digitale per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi fissati dall’Europa e lavorare affinché si utilizzino i finanziamenti dei fondi strutturali 2014-2020 e della ricerca e sviluppo con Horizon 2020 a sostegno dell’Ict”.