Renzi si schiera al fianco di Parigi contro il partito del rigore, la Germania. Da Londra, infatti, dove è in visita, il premier italiano difende la scelta francese di sforare il vincolo del 3% nel rapporto deficit/Pil per i prossimi due anni: “Rispetto la decisione di un Paese libero e amico come la Francia”. “Se la Francia ha deciso così avrà i propri motivi e io sto dalla parte di Francois Hollande e Manuel Valls”, ha aggiunto il premier, sottolineando però che l’Italia “rispetterà il vincolo del 3%, anche se Roma ha già deciso di rallentare il processo di riduzione del debito e di rinviare di un anno il pareggio di bilancio”.
Il premier ha poi replicato alla dichiarazione di ieri con cui la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva invitato tutti i Paesi dell’Unione “a fare i loro compiti”, affermando: “Nessuno deve trattare gli altri paesi come si trattano degli studenti”.
In mattinata anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio aveva affermato che “le regole di rigore e disciplina vanno bene” ma “la ricetta dell’austerity ha terminato il suo ciclo ed è ora di aprire un percorso di crescita”, sottolineando che “l’Italia i suoi compiti a casa li ha fatti”.
F.P.