Serve una norma sulla rappresentanza e in mancanza di un accordo tra sindacati e imprese interverrà il governo. Lo ha ribadito Matteo Renzi a Repubblica Tv: “Credo che i sindacati debbano fare la loro strada, idem Confindustria. È il tempo della legge sulla rappresentanza, o fanno gli accordi o ci pensiamo noi. E’ il tempo di mettere la parola fine a questo costante rinvio”.
In realtà la bacchettata del premier non dovrebbe essere indirizzata ai sindacati, che sul terreno della rappresentanza hanno gia’ raggiunto un accordo: giovedi 14 e’ prevista la riunione degli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil per approvare ufficialmente il documento unitario, definito prima di Natale, che traccia le nuove regole sulla rappresentanza e indica un possibile percorso per la riforma della contrattazione. Il problema caso mai e’ di Confindustria, alle prese con il cambio di presidenza, e che rischia dunque un impasse decisionale fino all’insediamento del successore di Giorgio Squinzi, vale a dire a fine maggio.
E ancora a proposito di sindacato, Renzi ha anche affermato: ”e’ una grande istituzione democratica, ma in Italia ce ne son o tantissimi, forse troppi. Io sono d’accordo con le garanzie per i lavoratori, ma che non diventino semplicemente burocrazia”.