“La periodica rilevazione Istat sulle forze lavoro conferma l’andamento, già evidenziatosi nel mese precedente, di un positivo incremento dell’occupazione e della partecipazione al mercato del lavoro”. Lo afferma in una nota il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che aggiunge: “con la ripresa, più persone, giovani in particolare, si offrono per un impiego e il tasso di disoccupazione, con la maggiore partecipazione, ritorna al dato di luglio dell’8,3%, mantenendosi al di sotto della media europea di quasi due punti”. “Il tasso di disoccupazione – aggiunge – nei termini definiti da Eurostat, è l’unica misura impiegata in tutta Europa per identificare coloro che cercano attivamente un lavoro senza trovarlo e come tali meritano sostegni e servizi di accompagnamento”. “Altri indicatori – prosegue Sacconi -sono utili a definire elementi e condizioni come la vulnerabilità delle persone in relazione alla povertà, l’andamento dei redditi e il loro impatto sui consumi, le disuguaglianze nei redditi delle persone e delle famiglie, etc”. “Tra questi indicatori – sostiene – può essere utile l’esercizio di Banca d’Italia, mutuato dall’Ufficio statistico americano, per individuare il tasso di sottoutilizzo del capitale umano sommando disoccupati, scoraggiati, cassintegrati, però tale dato rimane assolutamente distinto dal tasso di disoccupazione e non è comparabile con quello degli altri Paesi europei, che utilizzano nelle comparazioni internazionali la definizione Eurostat e peraltro, i cassintegrati sono difficilmente calcolabili sulla base delle ore autorizzate perché l’effettivo utilizzo della cassa appare, dai primi dati, realizzarsi al solo 50 per cento circa”. “I cassintegrati – conclude – salvo poche eccezioni, non cercano un lavoro ma attendono di essere richiamati in azienda”. (LF)
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