Sale lo scontro sulle liberalizzazioni. Dopo che nei giorni scorsi il governo aveva ceduto alle lobbie su molti punti nelle nuove norme sui taxi, farmacie, separazione tra Snam e Eni, tribunale delle imprese e la nuova società a responsabilità limitata per i giovani, il governo torna alla versione iniziale del decreto avvertendo che non cederà ai gruppi di pressione. Ieri sera, parlando delle pressioni ricevute, il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che “l’esecutivo non potrà accogliere tutte le modifiche al decreto che le camere vogliono introdurre, sopratutto se rappresentano un arretramento”. (LF)
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