“La riduzione delle ore lavorate per dipendente dello 0,2% nel terzo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010 è l’ennesimo segnale preoccupante della gravità della crisi ed indica una presenza elevata di part-time involontario e di cassa integrazione”. Lo sostiene in una nota il Segretario Generale Aggiunto della Cisl Giorgio Santini.”Gli ultimi dati di novembre segnalano l’arresto della riduzione delle ore di cassa integrazione e una ripresa della cassa ordinaria che fa attestare il totale delle ore di Cig autorizzate ad 80 milioni mensili e altre un miliardo su base annua. La situazione rischia di peggiorare, alla luce delle previsioni di recessione per il 2012 – sottolinea Santini – Nel prossimo anno sarà necessario evitare ulteriori fuoriuscite e licenziamenti, con l’utilizzo di strumenti che mantengano i lavoratori in azienda, come i contratti di solidarietà e con il miglioramento delle politiche attive e delle azioni di ricollocazione per i lavoratori espulsi”.
“Per far ripartire l’occupazione, soprattutto quella giovanile, va potenziato il del credito di imposta nel Mezzogiorno e va promosso nelle regioni un più mirato utilizzo delle risorse, soprattutto del Fondo Sociale Europeo, per incentivare il nuovo apprendistato. La Cisl, con la forte mobilitazione di queste settimane per cambiare una manovra senza equità e a forte rischio di amplificare la recessione – conclude Santini – chiede con forza che le questioni del lavoro e della crescita abbiano ora priorità nelle scelte del Governo, attraverso un confronto con le parti sociali, evitando facili scorciatoie e costruendo, invece, soluzioni organiche e condivise”. (LF)
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