Centinaia di persone, tra cui il sindaco di Chiusa San Michele (Torino), si sono radunate oggi davanti ai cancelli della Savio, che progetta e produce componenti per serramenti, per protestare contro gli 82 esuberi, su 304 dipendenti, annunciati dall’azienda. Al presidio, promosso dalla Fiom Cgil a Chiusa San Michele in Val Susa, è arrivato anche il leader del sindacato Maurizio Landini.
“Il nostro obiettivo è impedire che ci sia anche solo un licenziamento” ha detto Landini, che ha indicato come soluzione alternativa i contratti di solidarietà.
“È in corso una vertenza che coinvolgerà anche il Ministero del Lavoro. E a tale proposito sarebbe importante che venissero ripristinati gli sgravi contributi per la solidarietà” ha osservato Landini, secondo cui occorre “aggiustare il tiro” sul Jobs Act. “Con le norme attuali per un’azienda è più conveniente licenziare, che ricorrere alla solidarietà” ha precisato Landini.
Quanto alla Savio, di cui Landini ha criticato la volontà di spostare alcune produzioni all’estero, “esca da un atteggiamento di rigidità per aprirsi ad una trattativa vera” ha concluso.

























