Scarpe&Scarpe chiuderà 11 punti vendita e per i dipendenti coinvolti sono previsti strumenti di integrazione del reddito, mentre nel quartier generale di Borgaro Torinese ci saranno alcuni esuberi. In un incontro con i sindacati Scarpe&Scarpe, azienda che opera in 19 regioni italiane, ha comunicato la chiusura dei negozi nel quadro del nuovo piano industriale.
La società “sta affrontando la procedura di pre-concordato, come altre grandi realtà del settore nazionale e internazionale colpite dalla crisi”, e intende chiudere i punti vendita di Calenzano (Firenze), Cornaredo (Milano), Genova in Via Rivarolo, Latina, Marcon (Venezia), Milazzo (Messina), Quartu (Cagliari), Vanzaghello (Milano) e a Roma nei centri commerciali “Parco Leonardo”, “Anagnina” e “La Romanina”.
Per i lavoratori degli 11 punti vendita “è previsto l’accesso agli strumenti di integrazione del reddito previsti dalla normativa vigente. Al termine del periodo previsto dal decreto, l’azienda valuterà le opportune disposizioni in linea con il piano industriale e finanziario cui Scarpe&Scarpe sta lavorando con i propri consulenti e che ha l’obiettivo primario di tutelare il numero massimo di posti di lavoro”.
Per altri tre negozi “è in corso una trattativa con le controparti e nei prossimi mesi saranno gestiti alcuni esuberi tra i dipendenti del quartier generale di Borgaro Torinese”.
“Si tratta – afferma il direttore generale e finanziario Alessandra Miriello – di una decisione difficile ma obbligata, indispensabile per salvaguardare gli altri negozi distribuiti nelle 19 regioni in cui Scarpe&Scarpe è presente. I dati di vendita degli ultimi mesi post-lockdown confermano le nostre previsioni e una situazione di difficoltà che riguarda tutta la distribuzione commerciale, non solo nazionale. Gli 11 store chiusi sono quelli che, negli ultimi anni, hanno performato meno rispetto agli altri”.
E.G.