La notizia della chiusura dello stabilimento bergamasco della Indesit, prevista dal piano di ristrutturazione, ha fatto scattare immediatamente lo sciopero dei 400 lavoratori assunti a Brembate Sopra (Bergamo). Dalla tarda mattinata i dipendenti stanno presidiando i cancelli dell’azienda. Sulla questione sono già intervenuti i sindacati: « inaccettabile la chiusura di uno stabilimento così importante – ha dichiarato Ferdiando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo – soprattutto perchè fatta senza un confronto con le organizzazioni sindacali». La Fiom Cgil, con Paola Guerini, chiede invece che «si apra fin da ora una discussione finalizzata al mantenimento dell’intera occupazione». Per Angelo Nozza dell Uilm Uil: «È assurdo dichiarare di voler salvaguardare le attività produttive in Italia e poi tagliare posti e siti produttivi proprio in Italia. Consideriamo questo annuncio come un’entrata a gamba tesa soprattutto perchè proprio ieri, nel corso di una riunione nella sede di Confindustria Bergamo, i rappresentanti della proprietà avevano fermamente negato ogni ipotesi di chiusura per Brembate e stroncato con altrettanta durezza qualsiasi voce in merito». Anche per l’Ugl è “un piano inaccetabile” e per questo il sindacato ha annunciato la mobilitazione per cercare di ottenere delle modifiche immediate.
Un primo incontro tra azienda e sindacati è stato fissato per il 17 giugno ad Ancona.
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