• Today is: lunedì, Marzo 27, 2023

Scioperi, Garante: aziende valutino l’effettivo impatto delle astensioni

redazione
Novembre20/ 2020

“L’eccessiva reiterazione degli scioperi, anche in brevi archi temporali, dimostra come nei servizi pubblici essenziali esso non rappresenti solo uno strumento di liberazione dal bisogno, o di emancipazione sociale, per la rimozione di ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà, l’uguaglianza e lo sviluppo dei cittadini (art. 3 della Costituzione); ovvero la tipica sanzione dell’ordinamento intersindacale, come lo definiva Gino Giugni.  È quanto sottolinea il Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, Giuseppe Santoro-Passarelli, in un passaggio della Relazione relativa all’attività del 2019.

“Piuttosto, – prosegue – lo sciopero viene talvolta utilizzato quale strumento di “accreditamento” o “legittimazione”, soprattutto per quei sindacati dall’incerta rappresentanza, e si sviluppa nell’ambito di una microconflittualità, spesso concentrata in alcuni settori, con riduzioni del servizio a volte superiori all’effettiva consistenza degli scioperi stessi”.

“Tale conseguenza può essere riconducibile anche ad una certa incapacità, o mancanza di volontà, di Amministrazioni o Aziende di calibrare la soglia dei servizi minimi da garantire sull’effettiva consistenza dello sciopero. L’esempio più evidente si ha nel settore del trasporto pubblico locale: in alcune grandi città accade che, a seguito della proclamazione di sciopero, le aziende optino per la chiusura degli impianti, garantendo solamente la soglia minima di servizio, senza tener conto della consistenza delle organizzazioni sindacali proclamanti e dell’effettiva adesione che avrà lo sciopero.”

“”È, invece, opportuno che il management a guida delle aziende che gestiscono servizi pubblici si assuma la responsabilità di formulare giudizi prognostici sull’impatto che può avere uno sciopero, sulla base dei dati raccolti nel corso del tempo, predisponendo, di conseguenza, servizi maggiori in caso di scioperi con prevedibili adesioni minime”, rimarca il presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

“Su questo aspetto, unito ad una migliore comunicazione all’utenza dei servizi garantiti in caso di astensione, da rendere con l’opportuno utilizzo delle nuove tecnologie – siti internet efficaci, applicazioni scaricabili sugli smartphones – la Commissione sta insistendo, nella precisa volontà di evitare l’effetto annuncio e fornire un’informazione preventiva sull’effettiva consistenza dello sciopero”, aggiunge Santoro-Passarelli.

“Tale problematica è resa evidente dagli accennati fenomeni di microconflittualità, come indubbia conseguenza di un’eccessiva frammentazione della rappresentanza sindacale che, a sua volta, pone in essere una proliferazione di scioperi, per lo più non di grandi dimensioni, ma diffusi ed attuati reiteratamente, anche in brevi archi temporali. Scioperi proclamati da sindacati scarsamente rappresentativi, ai quali aderiscono pochi lavoratori, ma che, tuttavia, spesso si rivelano meno governabili e, sotto il profilo del pregiudizio al servizio pubblico, realizzano un effetto vulnerante del tutto analogo a quelli con maggiori adesioni, proclamati dai sindacati più strutturati”, puntualizza il presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi.

La frammentazione della rappresentanza sindacale si consolida in un contesto economico sociale che vede una segmentazione dei processi produttivi, ad opera di imprese il cui modello è diverso rispetto a quello del ‘900. Un’impresa sempre più “piccola e flessibile”, con rapporti di lavoro altrettanto flessibili. Tale scenario ripropone l’esigenza di una rivalutazione dei corpi intermedi quali cinghie di trasmissione fra domande collettive e volontà politica”, conclude Santoro-Passarelli.

E.G.

redazione