Nel giorno black Friday, i lavoratori Amazon Italia del centro logistico di Castel San Giovanni, nel piacentino, sciopereranno per l’intera giornata con picchetti davanti ai cancelli del sito e uno stop degli straordinari che si protrarrà fino alla fine dell’anno. La protesta allunga la sua eco fino in Germania, dove 9 siti aderiscono alla mobilitazioni piacentina con il blocco della produzione, e in Francia, dove i lavoratori hanno espresso la propria solidarietà ai colleghi italiani.
Questo segnale “dà ancora più valore alla nostra protesta – ha spiegato Francesca Benedetti, segretaria Fisascat Cisl di Piacenza – perché facciamo capire in questo modo che non è solo il sito di Castel San Giovanni che ha problemi con questa azienda, ma anche in tutt’Europa e in tutto il mondo dove Amazon è presente condiziona la vita delle persone e crea delle condizioni di lavoro che non sono assolutamente compatibili con la nostra cultura che è una cultura fatta di tutele”.
La segretaria Felsa Cisl Piacenza, Mariapaola Mazzoni, in presidio con i lavoratori, fa comunque sapere che nessun lavoratore somministrato ha aderito allo sciopero perché i contratti mog (monte ore garantito) sono rinnovati a fine mese. “Di conseguenza – spiega Mazzoni – i lavoratori non se la sono sentita di rischiare il proprio posto di lavoro nonostante le condizioni di lavoro dentro Amazon”.
“I lavoratori somministrati sono sottoposti alle stesse condizioni di lavoro dei lavoratori assunti direttamente da Amazon- ha aggiunto la segretarria della Felsa Cisl -, ma sono sottoposti ad un ulteriore ricatto: quello di contratti a breve termine, rinnovati di volta in volta e senza la certezza che il contratto venga rinnovato. Ormai i lavoratori somministrati sono diventati una costante all’interno della vita lavorativa di Amazon, ma non hanno neppure la tranquillità di avere un contratto a tempo indeterminato”.
La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sostiene la mobilitazione lanciando un tweet. “Black Friday. Pieno sostegno della Cisl ai lavoratori di Amazon che scioperano oggi. Giusta la protesta di Fisascat e Felsa. Il lavoro non è una merce. Non va calpestata la dignità dei lavoratori. Amazon apra un confronto con il sindacato per corrette relazioni industriali, stabilità occupazionale, salari dignitosi”.
E.M.


























